Comune di Martano
Informazioni su Storia e Cultura del comune di Martano
Popolazione: 9658 ab
Superficie: 22 Kmq
Densità: 442 ab/kmq
Accessibilità:
Il comune di Martano dista km. 20 da Lecce e si raggiungere da Strada statale 16 Adriatica.
Indirizzo comune di Martano, Lecce: Piazza Matteotti
Tel.: 0836 - 575272
Il paese di Martano in provincia di Lecce risale all'epoca romana.
Dal sec. V subì la dominazione bizantina e, dal Mille circa, fece parte della Contea di Lecce.
Nel 1190 venne dato in feudo dal re Tancredi a Giorgio Remanno ed in seguito venne annesso al Principato di Taranto.
Nel sec. XVII il paese, da un punto di vista linguistico, apparteneva all'area linguistica greca che, tutt'ora è presente nella zona mediana del Salento e della Grecia Salentina.
Le caratteristiche dell' “Antica Terra” nome con cui si definiva il centro storico di Martano richiamano la chora bizantina, originariamente cinta da torri difensive e dal castello con un ampio fossato ripetutamente modificato, sì da apparire più che altro un palazzo marchesale.
Del Castello, realizzato intorno al XV secolo, da Ferdinando e Alfonso d'Aragona, per proteggere la città dalle invasioni dei Turchi, sono presenti attualmente le torri cilindriche e i muri scarpati, a testimonianza della concezione militaresca del castello, che però, col passare degli anni è divenuto residenza signorile.
Nel video di Martano potrete vedere anche le caratteristiche, i monumenti e gli edifici sacri più importanti di Martano sono:
- la Chiesa Parrocchiale dedicata all'Assunta (patrona, festeggiata il 15 agosto)
- la cappella del Carmine (XVIII sec.)
- la cappella dell'Immacolata (XVII sec.).
Molto conosciuto è inoltre il monastero dei Monaci di Martano.
Il Monastero di S. Maria della Consolazione (1685) dei monaci cistercensi di Casamari, rinomato per i liquori e gli infusi di erbe.
Tra questi è molto noto l'amaro di San Bernardo e la Goccia Imperiale preparata rispettando un'antica ricetta del '700.
Sulla serra tra Caprarica e Martano sopravvive la “Specchia dei Mori” conosciuta anche come "Specchia del diavolo" (secla tu demonìu), che secondo la leggenda, nasconderebbe un tesoro formato da una chioccia e dodici pulcini d'oro, ma custodito dal demonio.
La Specchia dei Mori (dal latino speculare) pare fosse una torre di vedetta, e a confermare questa ipotesi c’è il fatto che è situata su di un altopiano.
Dall’alto della Specchia si può infatti guardar giù fino all’Adriatico e quando la visibilità è buona si possono vedere le navi che transitano in queste acque.
Nel territorio martanese sono presenti ancora oggi dei monumenti che testimoniano un’antichissima presenza antropica precedente forse l’età del bronzo: i Menhir.
Il più importante è senza dubbio il Menhir di San Totaro o “de lu chiofilu” o più comunemente definito dalla popolazione “colonna”.
Questo Menhir pare sia il più alto monolite pugliese, misura infatti m.4,70 di altezza e cm. 48 x 33 di larghezza.
Recentemente a Martano è stato riportato alla luce un antico “trappeto” ipogeo, grazie ad un lavoro di ristrutturazione e di recupero artistico.
Fonte: www.comune.martano.le.it